sabato 1 agosto 2009

Crisi economica, mare inquinato e spiagge che sono oggi vere e proprie discariche a cielo aperto; questi elementi costituiscono un mix letale che grava sulla testa di tanti napoletani che per le vacanze, dati gli enormi problemi economici che attanagliano da qualche tempo tante famiglie campane, non possono lasciare le proprie abitazioni per trascorrere le vacanze, o una semplice giornata al mare all’insegna della spensieratezza, poiché la situazione legata all’inquinamento delle acque non lo permette. Lo scorso anno a incombere sui progetti vacanzieri dei napoletani vi fu la crisi economica, quest’anno al fattore finanziario, si va ad aggiungere l’incuria e il lassismo della classe politica campana che è stata incapace di gestire dall’inizio il problema costituito dal depuratore di Cuma, così da evitare che un banale inconveniente si tramutasse in un’accusa di disastro ambientale nato dalle enorme quantità di rifiuti destinati alla depurazione che invece vengono versati nelle acque del litorale campano. A uscirne a pezzi da questa triste situazione che non conosce ancora fine, oltre alle famiglie di vacanzieri, bisogna menzionare i numerosi consorzi balneari e le tante attività che vivono grazie al turismo, che aspettano l’arrivo della bella stagione per cercare d’incrementare le entrate. A colpire come un macigno, la prima fonte economica della regione sono state le numerose richieste di disdetta inoltrate ai tour operator da parte dei tanti turisti che avevano prenotando le vacanze nella nostra regione e che invece, sono stati costretti a desistere a causa della sporcizia che ha investito il “ mare nostro “ e le nostre spiagge che versano in uno stato che definendolo pessimo risulterebbe un eufemismo. Quindi, a uscire sconfitti da questa situazione non sono soltanto i cittadini, ma anche le imprese del comparto turistico che per colpa dell’attuale circostanza vedono fermi in rosso i propri bilanci economici, bilanci che già negli ultimi anni facevano fatica a decollare, ma che oggi per colpa degli eventi ambientali è sempre più che mai piantato a terra, poiché quest’infausto evento è un vero e proprio colpo di grazia per l’economia della regione che ha finito così per pregiudicare posti di lavoro e la stabilità economica dei nuclei familiari che vivono di tali attività.